Il quarto volume ticinese dei "Monumenti d'arte e di storia della Svizzera" è dedicato alla Valle Verzasca, alle Terre die Pedemonte, alle Centovalli e alla Valle Onsernone: prende in esame quindi il territorio che fa da corona all'area locarnese e all'Alto Verbano, trattati nei precedenti tre volumi.
Le regioni citate, ciascuna distinta da proprie caratteristiche morfologiche, hanno dato origine ad insediamenti di struttura molto varia e differenziata, non solo per lo sfruttamento del terreno disponibile e per la loro tipologia a nucleo compatto, lungo vie die transito, in zone particolarmente soleggiate, ma anche per le peculiarità degli edifici, l'uso dei materiali e la sopravvivenza di antiche tradizioni.
Un fenomeno che ha segnato profondamente questi territori è l'emigrazione di mestiere in Toscana, Francia, Paesi Bassi, Germania, che ha permesso ad alcuni emigranti di arricchirsi; benessere testimoniato dall'erezione nei villaggi natali di notevoli construzioni che coniugano forme architettoniche locali con elementi importati.
Ad accomunare tutti gli emigranti sono le loro rimesse, risorse che hanno determinato l'acquisto di arredi sacri spesso preziosi, manifestazione di fede e di attaccamento ai luoghi e alle chiese d'origine, e la realizzazione di cappelle, oratori, altari.
Aspetti interessanti riguardano inoltre la presenza di artigiani locali che si spostano da una regione all'altra o di artisti noti anche oltre confine, come il Maestro die Brione Verzasca, Antonio da Tradate o Giuseppe Antonio Felice Orelli, chiamati a operare in alcune località e parrocchie.
I capitoli che introducono le quattro regioni danno brevemente conto di questi aspetti, successivamente approfonditi nei testi dedicati alle singole località, nei quali si descrivono non solo gli edifici di spicco e le chiese, ma si menzionano anche strutture rurali e costruzioni di utilità pubblica come ponti, forni, lavatoi, fontane.